Mancata tutela della privacy: il problema di Google Analytics

Il Garante della privacy ha pubblicato un provvedimento che ha gettato molte aziende nel panico, scagliandosi contro quei siti che utilizzano Google Analytics, che invia i dati raccolti all’estero dove non sono previste le ampie tutele europee. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Il Garante della privacy su Google Analytics

Qualcosa si sta muovendo nel mondo dell’internet, dove l’Autorità di tutela della privacy deve trovare sempre metodi nuovi per far rispettare le norme in tema di protezione dei dati personali degli utenti, anche quando questi sono i primi ad accettare cookies senza neanche pensarci, e a sottoscrivere informative sulla privacy senza leggerne neppure una parola.

In un recente provvedimento il Garante della privacy, ha chiarito che tutti i siti web che utilizzano il servizio di Google Analytics violano indirettamente la normativa europea sulla protezione dei dati personali degli utenti, poiché questo servizio li trasferisce direttamente ai server degli Stati Uniti, dove non esiste un livello di protezione delle informazioni pari a quello previsto dall’Ue.

Perché Google Analytics non rispetta il Gdpr

Secondo l’indagine effettuata dal Garante, i trasferimenti dei dati personali acquisiti da Google Analytics sono incompatibili con la disciplina europea sulla privacy, indipendentemente dalle misure messe in campo da Google e dai titolari del trattamento. Questo perché il servizio di analisi web gratuito fornito da Google Analytics, che serve sostanzialmente per monitorare gli accessi degli utenti al sito, raccoglie dati personali e traccia i comportamenti degli stessi. Nulla di strano fin qui, se non fosse che poi trasferisce le informazioni acquisite all’estero, dove vengono utilizzate in maniera non conferme rispetto alla normativa europea che risulta essere ben più garantista grazie al Gdpr. Per questo, il Garante ha ritenuto illegittima l’attività delle PA che utilizzano Google Analytics – che in questi mesi sono già sensibilmente diminuite- per le quali è stata disposta una sospensione di 90 giorni del trasferimento dati, in attesa di trovare in questo arco di tempo strumenti alternativi che non violino il Gdpr e che tutelino le informazioni raccolte.

Come risolvere il problema?

In questi tre mesi verranno ricercati e, si spera, individuati, strumenti tecnici in grado di impedire la diffusione dei dati raccolti tramite Google Analytics al di fuori dell’Europa, ad esempio utilizzando server di Google situati in Europa.

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