Cosa succede se qualcosa va storto durante immersioni oltre i limiti ricreativi
La subacquea si è evoluta: oggi non si parla più solo di immersioni ricreative, ma anche di subacquea tecnica, esplorazioni in grotta, relitti profondi e miscele respiratorie avanzate. Sempre più subacquei si spingono oltre i limiti tradizionali, affascinati da ambienti estremi e dal desiderio di sfida personale.
Ma in questi contesti, la complessità aumenta. E con essa anche i rischi concreti e le responsabilità legali per chi insegna, accompagna o gestisce centri diving. Quando si verificano incidenti in immersioni “non standard”, è fondamentale capire chi risponde e come tutelarsi.

Cosa si intende per subacquea tecnica o estrema?
Si parla di subacquea tecnica quando l’immersione:
- Prevede profondità superiori ai 40 metri
- Utilizza miscele diverse dall’aria, come Nitrox, Trimix, Oxygen puro
- Richiede decompressione obbligatoria
- Si svolge in ambienti chiusi o con accesso limitato, come grotte o relitti penetrabili
- Comporta uso di attrezzatura avanzata, come rebreather, scooter o doppie bombole
Queste immersioni non rientrano nella categoria “ricreativa” e implicano un livello di rischio e di preparazione superiore.
Perché i profili di responsabilità cambiano
A differenza delle immersioni standard, quelle tecniche:
- Sono più complesse dal punto di vista organizzativo e decisionale
- Richiedono addestramento specifico
- Possono coinvolgere più professionisti o enti, anche internazionali
- Espongono a un rischio più elevato in caso di errore, guasto o incidente
In questo contesto, le responsabilità legali si amplificano, sia per chi organizza, sia per chi partecipa.
Chi può essere ritenuto responsabile?
1. Istruttore tecnico o guida subacquea
Se conduce o supervisiona un’immersione tecnica, l’istruttore ha una responsabilità professionale elevata. È tenuto a:
- Verificare l’effettiva preparazione dei partecipanti
- Controllare attrezzatura e configurazione
- Adeguare il briefing alla complessità dell’immersione
- Intervenire, se necessario, per evitare comportamenti a rischio
In caso di incidente, può essere chiamato a rispondere civilmente per danni o penalmente per lesioni o omicidio colposo, soprattutto se ha sottovalutato la preparazione dei subacquei o non ha rispettato i protocolli.
2. Diving center o organizzatore
Il centro diving ha il dovere di:
- Fornire attrezzature idonee e mantenute in sicurezza
- Affidare l’accompagnamento solo a personale qualificato
- Verificare che l’immersione sia compatibile con le competenze e certificazioni dei partecipanti
Se omette controlli o autorizza immersioni fuori standard con clienti non adeguatamente formati, può incorrere in responsabilità diretta, anche in caso di eventi gravi.
3. Subacqueo esperto che guida ‘tra amici’
Anche in assenza di un ruolo ufficiale, un subacqueo esperto che consiglia, accompagna o si propone come guida può essere ritenuto responsabile se si assume un ruolo attivo nella pianificazione o nella gestione dell’immersione.
La giurisprudenza, in questi casi, valuta se c’è stato un affidamento da parte degli altri partecipanti.
Quali cautele adottare in caso di immersioni tecniche
Per tutelarsi, è fondamentale adottare alcune buone prassi:
- Formalizzare i ruoli e le responsabilità prima dell’immersione, soprattutto in gruppi organizzati
- Verificare le certificazioni dei partecipanti e delle guide
- Utilizzare liberatorie specifiche, che contemplino le caratteristiche dell’immersione tecnica
- Mantenere un registro delle attrezzature usate e della loro manutenzione
- Evitare l’improvvisazione: anche se si è tra amici, ogni immersione tecnica va trattata con lo stesso rigore di un corso ufficiale
E le assicurazioni, coprono questi casi?
Non sempre. Molte assicurazioni subacquee escludono attività tecniche, immersioni con miscele particolari, profondità elevate o ambienti overhead.
È fondamentale verificare nel dettaglio:
- Il massimale coperto
- Le attività incluse ed escluse
- La validità all’estero
- Le modalità di attivazione e intervento in caso di emergenza
Sottoscrivere una polizza senza leggere bene le condizioni equivale a immergersi con un erogatore scollegato.
Serve più consapevolezza, non meno libertà
La subacquea tecnica è una meravigliosa evoluzione di questo sport, ma richiede maturità, trasparenza e tutela legale.
Chi accompagna, chi insegna o chi organizza ha il dovere di non banalizzare i rischi, anche per proteggere sé stesso.
E chi partecipa ha il diritto – e il dovere – di informarsi e pretendere standard di sicurezza elevati.
Il nostro studio legale è a disposizione per consulenze su responsabilità in immersioni tecniche, assistenza a diving e istruttori, e redazione di moduli contrattuali o liberatorie specifiche per attività subacquee avanzate.

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