Metaverso e legge: un nuovo mondo che ancora deve definire la sua normativa

Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di “metaverso”, questo termine che sembra appena uscito da un film di Matrix e che invece rappresenta proprio una nuova era in cui chiunque di noi si appresta ad entrare.

Metaverso e legge: un nuovo mondo che ancora deve definire la sua normativa

Che cos’è il “metaverso”?

Il “metaverso” col passare degli anni e con lo svilupparsi della tecnologia sta diventando sempre più quotidiano senza che neppure ce ne accorgiamo: basti pensare che negli ultimi mesi questo termine è entrato nelle vite di chiunque quando a ottobre 2021 Zuckerberg ha cambiato la denominazione della sua azienda (quella che controlla i social che quotidianamente utilizziamo, come Instagram, Facebook e WhatsApp) in Meta Platforms, Inc.

Ma che cosa intendiamo esattamente per metaverso?

Secondo l’enciclopedia Treccani per “metaverso” si intende “una zona di convergenza di spazi virtuali interattivi,  localizzata nel cyberspazio e accessibile dagli utenti attraverso un avatar con funzione di rappresentante dell’identità individuale. l’universo costruito attraverso le reti globali di comunicazione trova tra i suoi campi di applicazione il gaming e l’intrattenimento, la formazione e la didattica, il marketing, le arti e le attività professionali.”

Ad oggi per accedere alle piattaforme su cui il metaverso è rappresentato basta un computer e una connessione a internet ma per poter utilizzare la maggior parte delle piattaforme è necessario avere un portafoglio crittografico con della criptovaluta, e per potersi immedesimare nel proprio avatar al meglio servono caschetti o occhiali per la realtà aumentata.

La percezione comune di chi non è appassionato né esperto è che questo “metaverso” sia una specie di universo parallelo rispetto a quello reale dove tutto è concesso, un luogo dove poter scappare dalla realtà senza essere costretti a sottostare alle stringenti regole della vita vera. Chiariamo subito però che così non è: seppur per qualcuno questa tecnologia possa costituire una via di fuga, anche nel metaverso ci sono regole da seguire il cui mancato rispetto può avere conseguenze assai concrete e reali in “questo mondo”.

Anche nel metaverso la legge va rispettata

Intendiamoci: questa nuova era è ancora frammentata, inesplorata, apparentemente non regolata e come tutte le novità porta con sé dubbi, contrasti e contraddizioni (come spesso accade anche nel mondo giuridico più affermato). A ben intendere però il metaverso è da considerarsi sotto un punto di vista giuridico come un insieme di soggetti giuridici – siano essi persone, società, enti o altro – che pongono in essere manifestazioni di volontà, azioni e condotte che si differenziano da quelle reali per il “luogo” in cui si esprimono, ossia attraverso il veicolo tecnologico capace di generare questo spazio immateriale.

Trattandosi di attività che spesso si rivolgono oltreché a una realtà immateriale anche a una platea globale, soprattutto all’inizio, ad esempio, sarà difficile stabilire quale normativa fiscale applicare in caso di problematiche relative a una transazione; oppure individuare l’autorità giuridica competente a cui rivolgersi.

Le problematiche da risolvere

Le problematiche legali legate al metaverso da chiarire e normare sono ancora molte, seppur proprio in virtù della loro importanza e urgenza verranno sicuramente affrontare nel breve periodo. Tra queste troviamo:

  1. Raccolta e trattamento dei dati personali: come verranno raccolti e gestiti? Quale piattaforma se ne occuperà e come verranno protetti gli utenti? Come sappiamo a livello europeo vige il famoso GDPR n. 679/2016 che ciascun stato membro è tenuto a rispettare (e a far rispettare), ma c’è sempre il rischio concreto che i dati raccolti in Europa poi possano finire in Stati extraeuropei dove non vigono queste limitazioni, seppur con due sentenze (Shrems I e II) la Corte di Giustizia Ue abbia stabilito il principio per cui è illegale ogni trasferimento di dati personali di cittadini dell’Ue verso paesi che non garantiscano livelli di tutela pari a quello europeo.
  2. La trasparenze dei contratti che gli utenti si trovano a sottoscrivere con i provider di servizi del metaverso: spesso infatti i contratti firmati si rivelano essere pieni di condizioni e clausole oscure;
  3. Il tema della normativa antiriciclaggio: il rischio che nel metaverso vengano effettuate transazioni da dover tenere sotto controllo  è chiaramente molto concreto, specialmente vista l’importanza anche a livello fiscale che questa tecnologia assumerà nei prossimi anni.

 Seppur immateriale dunque questa Eldorado tecnologica è ancora tutta da studiare, scoprire e sperimentare nella speranza che la giurisprudenza e la legislatura sappiano tenere il passo col progresso che stiamo vivendo.

studio legale zambonin

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