Addio bagarini: per i concerti cambia tutto

Dal 1 luglio entrerà in vigore la nuova normativa per la vendita dei biglietti per i concerti e saluteremo per sempre i “bagarini”.

bagarini

Bagarini online e secondary ticketing

Come già anticipato in tema di Decreto Sicurezza (https://www.iltuolegale.it/decreto-sicurezza-bis/), la nuova norma si prefigge lo scopo di combattere il lavoro dei c.d. bagarini. Per secondary ticketing si intende la pratica – oramai diffusissima – posta in essere da persone o da bot automatici che acquistano online ticket che vengono successivamente rivenduti su siti come Viagogo o Stubhub a prezzi più alti, spesso esorbitanti. La conseguenza è che i biglietti dei concerti vengono esauriti in pochi minuti dalla messa in vendita e chi vuole partecipare ad un concerto per avere un biglietto si ritrova a dover spendere molto di più rispetto al prezzo originale.

Ecco le novità

A partire dal primo giorno di Luglio per i grandi concerti (ossia quelli con un numero di spettatori superiore alle 5.000 persone) sarà necessario mostrare il ticket nominale e un documento d’identità che possa identificare ciascuno. I biglietti dovranno essere tutti contrassegnati dal nome di colui che li acquista, che avrà la possibilità di comprarne fino ad un numero massimo di quattro, e che potranno essere ceduti a terzi solo ed esclusivamente se sarà il proprietario nominale del biglietto a farlo.

A imporre queste novità è un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate attuativo di una norma approvata nell’ultima legge di bilancio.

Eliminazione di Viagogo e Stubhub, bagarini online

Sergio Battelli, deputato del Movimento 5 Stelle e primo firmatario della norma, dichiara che «Presto la battaglia si sposterà sull’oscuramento delle piattaforme tipo Viagogo e Stubhub perché con la nostra norma vendere un biglietto sovrapprezzo diventa illegale […] Questa legge è stata pensata per porre rimedio a una piaga che affligge artisti e spettatori ed è rivolta a tutti coloro che amano davvero la musica, la cultura, gli spettacoli e che hanno diritto a fruirne in libertà e al giusto prezzo».

Le perplessità degli organizzatori dei concerti

Sono già state evidenziate alcune lamentele relative all’organizzazione necessaria per dare attuazione a queste disposizioni. Roberto De Luca di Live Nation, uno dei più importanti organizzatori di concerti in Italia, ha infatti commentato «Pagare cento persone per un’ora di controlli in più sono soldi veri. E poi devo velocizzare la costruzione del palco perché, per evitare code, devo aprire le porte e quindi avrò costi superiori anche per quello».

Riporta De Luca che dopo il concerto di Ed Sheeran a Roma – dove il cantante ha espressamente chiesto il ticket nominale proprio per evitare l’attivita di secondary ticketing – ha ricevuto tre mila mail di lamentele da parte del pubblico.

L’aumento del prezzo dei biglietti

Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, in merito alla nuova norma ed alle conseguenze che questa implica dichiara che «I consumatori devono sapere che con l’introduzione del biglietto nominativo i costi dei ticket aumenteranno, cambiare nome non sarà una procedura veloce e si creeranno code agli ingressi per i controlli».

studio legale zambonin

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