Troppo bassa per essere assunta? È discriminazione

Trenitalia ha rifiutato di assumere una donna candidatasi come Capo Servizio Treno perché troppo bassa. Ma la Cassazione non lascia scampo: è discriminazione.

troppo bassa

Per Trenitalia la donna era troppo bassa

Non idoneità fisica: era questa la spiegazione data da Trenitalia per non assumere una donna ritenuta troppo bassa per svolgere il lavoro di Capo Servizio Treno. Secondo la Cassazione il rifiuto non sarebbe stato oggettivamente motivato, né tantomeno comprovato nella sua pertinenza e proporzionalità alle mansioni comportate dalla suddetta qualifica, pertanto deve ritenersi discriminatorio.

La Corte di Cassazione dichiara le decisione discriminatoria

Con sentenza n. 3196/2019 la Corte di Cassazione ha dichiarato che le “disposizioni, i criteri o le prassi che integrano discriminazioni indirette in forza dell’art. 2, n. 2, secondo trattino della direttiva n. 76/207/CEE, possono evitare la qualifica di discriminazione, a condizione che siano “giustificati da una finalità legittima e i mezzi impiegati per il (loro) conseguimento siano appropriati e necessari“.

Nel caso di specie, la Suprema Corte ha concordato con il Tribunale stabilendo che il limite staturale di 160 cm prescritto nella procedura di assunzione del 2006 costituisce una discriminazione indiretta, in violazione della L. n. 125 del 1991, art. 4, come modificato dall’art. 2 d.lg. 145/2005 di attuazione della Direttiva 2002/73/CE (in materia di accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionale e di condizioni di lavoro) successivamente confluito nel D.Lgs. n. 198 del 2006, art. 25.

Si applica il principio secondo cui in tema di requisiti per l’assunzione , qualora in una norma secondaria sia prevista una statura minima identica per uomini e donne, in contrasto con il principio di uguaglianza (art. 3, 37 Cost.) e comporti una discriminazione indiretta a sfavore di queste ultime, questa possa essere disapplicata dal giudice ordinario.

Il limite d’altezza privo di funzionalità

Non avendo l’azienda provato la funzionalità  del limite staturale alla funzionalità e alla sicurezza del servizio da svolgere, in riferimento alle mansioni comportate dalla qualifica, la Corte ha imposto la disapplicazione della norma discriminatoria indiretta.

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