Contachilometri delle auto alterato: è truffa

Risponde di truffa il concessionario che altera il contachilometri delle autovetture usate prima della vendita.

Con la sentenza n. 38035 del 17 settembre 2013, la II Sezione Penale della Corte di Cassazione ha stabilito che debba rispondere del reato di truffa il concessionario che alteri, prima della vendita, il contachilometri delle autovetture usate.
Gli ermellini, condividendo la decisione della Corte d’Appello di Catanzaro, infatti, hanno ritenuto colpevole il rivenditore per avere “mediante l’artificio ed il raggiro nascosto il reale chilometraggio dell’autovettura Pajero, ben superiore a quello apparente di Km 100.200 (indicato)”, così è stato richiesto un prezzo per l’acquisto del mezzo superiore a quello (effettivamente) dovuto (€ 11.000), procurandosi un indebito profitto con l’altrui danno.
Evidenziando che in appello era stata fornita la prova che, dopo l’acquisto, il chilometraggio era risultato il doppio di quello riportato sul contachilometri, e che l’acquirente era stato raggirato, pertanto, sull’entità dell’effettivo chilometraggio dell’auto.

 

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