La lesione della quota di legittima

La successione può essere disciplinata per legge o per testamento.
L’’art. 457 del codice civile accorda una preferenza alla successione testamentaria, nel senso che solo quando manca un testamento si procede con la successione per legge.


Questa preferenza è espressione del principio per cui il testatore, nel disciplinare la suddivisione del proprio patrimonio, così come nello stabilire chi dovrà essere il beneficiario delle proprie volontà, ha la massima libertà e discrezione.
Tuttavia, nell’’ordinamento italiano tale discrezione incontra dei limiti incisivi a favore di una ristretta cerchia di soggetti definiti dalla legge eredi legittimari o necessari. Tali soggetti sono: il coniuge, i figli e in taluni casi anche gli ascendenti (genitori e nonni…).
Per tali soggetti la legge ha previsto una quota di riserva dell’’eredità che prende il nome di quota legittima.
È evidente che i soggetti interessati dalla legittima rappresentano i membri più stretti della famiglia, il nucleo essenziale ed è per questo che il fondamento della successione necessaria si rinviene nel particolare favor che il Legislatore ha nei confronti della famiglia nucleare ed in particolare di quei soggetti legati al de cuius da uno stretto legame di sangue.
Il Legislatore ha così stabilito delle quote ben precise a favore dei soggetti sopra indicati ed ha altresì stabilito cosa fare quando nella successione tali quote non vengono rispettate.
Va subito chiarito che potenzialmente il testatore può redigere un testamento con cui estromette la moglie, ad esempio, e che tale testamento fino a quando non verrà “impugnato” sarà del tutto valido ed efficace.
Infatti la moglie, nell’’esempio fatto, avrà la possibilità di impugnare il testamento, ma anche di accettare la disposizione che la estromette dalla successione ( c.d. acquiescenza al testamento).
Il potere richiedere la propria quota di legittima è una facoltà che l’’ordinamento accorda ai legittimari non in via automatica, ma dando loro la facoltà di agire giudizialmente.
Per i soggetti interessati ecco, dunque, l’’importanza di conoscere i propri diritti di successione e soprattutto di conoscere le modalità di calcolo della quota spettante. Anche in questo caso rivolgersi ad un legale di fiducia può aiutare a conoscere appieno i propri diritti e le modalità per farli valere.

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