La nuova tessera sanitaria

A partire dal gennaio 2005 è entrata in vigore la nuova tessera sanitaria, introdotta nell’ambito del sistema di monitoraggio della spesa sanitaria pubblica in attuazione del decreto legge n. 269/2003, convertito nella legge n. 350/2003.
La nuova tessera sanitaria sostituisce il tesserino plastificato di codice fiscale, in quanto riporta tutti i dati anagrafici ed il codice fiscale del titolare (indicato anche nel codice a barre e nella banda magnetica di cui è dotata la tessera) ed è dotata di una smart card la quale, abbinata ad un codice PIN che verrà inviato a mezzo posta, permetterà di usufruire dei sempre crescenti servizi messi a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale.
La tessera verrà consegnata in maniera graduale a tutti i soggetti titolari di codice fiscale o aventi diritto ad usufruire dei servizi del sistema sanitario nazionale, man mano che il nuovo sistema diventi operativo nella regione di residenza dell’interessato: coloro che non dovessero riceverla, potranno farne richiesta presso la propria ASL oppure presso il più vicino ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
In caso mancata ricezione e di necessità di usufruire immediatamente dei vantaggi che la nuova tessera offre, ogni interessato può richiedere presso la propria ASL il certificato sostitutivo provvisorio della tessera europea di assicurazione malattia, il quale attesta e garantisce il diritto alle prestazioni sanitarie durante il soggiorno in uno dei Paesi dell’Unione Europea o in uno degli Stati che aderiscono allo spazio economico europeo (Svizzera, Liechtenstein, Norvegia, Islanda).
La nuova tessera sanitaria ha valore in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e sostituisce i moduli cartacei (E111 ecc.) utilizzati sino ad oggi per usufruire delle cure medico-sanitarie in occasione di soggiorni temporanei in un altro Stato membro dell’Unione Europea: ciò significa che il titolare della tessera che soggiorni in uno Stato membro dell’UE avrà diritto a beneficiare dell’assistenza sanitaria gratuita o ad ottenere al suo rientro in Italia un rimborso delle spese sanitarie sostenute.
Per quanto riguarda i Paesi al di fuori dell’Unione Europea, la tutela sanitaria al cittadino italiano è accordata solo se tale Paese abbia stipulato con l’Italia una convenzione bilaterale di sicurezza sanitaria, ed alle condizioni della convenzione medesima.
Qualora, poi, il Paese non abbia stipulato alcuna convenzione in materia sanitaria con l’Italia, le spese mediche e ospedaliere sono generalmente a carico del cittadino italiano e risultano, spesso, molto elevate. Per questo motivo, è consigliabile provvedere prima della partenza a stipulare di una polizza assicurativa privata, la quale preveda una copertura delle cure mediche di cui il soggetto potrebbe avere bisogno.

Articolo pubblicato su QN-Economia – Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino

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