Reati contro gli animali: nuova legge

La nuova legge sui reati contro gli animali segna un punto di svolta nel nostro ordinamento. Con l’approvazione definitiva del DdL n. 1308, approvato definitivamente dal Senato della Repubblica in data 29.05.2025 e non ancora promulgato alla data in cui esce questo mio articolo, si afferma un principio fondamentale, ovvero che gli animali non sono più tutelati in quanto oggetto del sentimento umano, ma come esseri senzienti titolari di diritti propri. Un cambio di prospettiva che si riflette in un inasprimento delle pene e in un rafforzamento degli strumenti di tutela.

Perché questa legge è importante

Chi ha a cuore il benessere degli animali – o semplicemente vive con un cane, un gatto o altro animale da compagnia – dovrebbe conoscere le novità introdotte dal predetto disegno di Legge.

Le modifiche al Codice Penale e ad altre normative coinvolgono chi maltratta, uccide, abbandona, traffica o sfrutta animali per profitto. Ma non solo: anche chi partecipa, riprende o pubblicizza contenuti violenti rischia sanzioni pesanti.

Vediamo nel concreto cosa cambia.

I principali cambiamenti e le conseguenze pratiche

1. Gli animali diventano soggetti di diritto

La legge riforma il Titolo IX-bis del Codice Penale, spostando l’attenzione dal “sentimento dell’uomo per gli animali” alla tutela diretta dell’animale come “essere senziente”. Questo significa che il maltrattamento viene punito non solo perché “offende” la sensibilità umana, ma perché colpisce un soggetto “degno di protezione in sé”.

2. Pene più severe per uccisione e maltrattamento

  • Uccisione di animali: pena aumentata da 6 mesi a 3 anni di reclusione (fino a 4 anni con sevizie), e multa fino a 60.000 euro.
  • Maltrattamenti: reclusione da 6 mesi a 2 anni, non più alternativa alla sola multa.
  • Abbandono: l’ammenda minima passa da 1.000 a 5.000 euro.

3. Divieto di catene e maggiore tutela degli animali da compagnia

È vietato tenere un animale legato con catena o strumenti simili, salvo documentata necessità certificata dal veterinario. Le multe vanno da 500 a 5.000 euro.

Inasprite anche le sanzioni per traffico illecito di cuccioli o introduzione illegale in Italia: fino a 30.000 euro di multa e 18 mesi di carcere.

4. Stop a combattimenti e spettacoli crudeli

  • Combattimenti: reclusione da 2 a 4 anni per organizzatori, e fino a 30.000 euro di multa anche per chi partecipa o addestra animali a tal fine.
  • Spettacoli vietati: multe da 15.000 a 30.000 euro per chi organizza eventi con sevizie o strazio verso gli animali.

5. Sanzioni anche per chi filma e diffonde immagini violente

Le aggravanti includono:

  • La presenza di minori durante il reato
  • La partecipazione armata
  • La diffusione online delle immagini di violenza sugli animali

6. Confisca e affidamento degli animali

Gli animali sequestrati possono essere affidati ad associazioni, enti o privati selezionati dal Ministero della Salute. Il proprietario indagato non può abbatterli né cederli a terzi fino alla fine del processo.

7. Riconoscimento della responsabilità degli enti

Viene introdotta la responsabilità amministrativa anche per le società coinvolte nei reati contro gli animali, con applicazione delle sanzioni previste dal decreto legislativo 231/2001.

8. Maggiori tutele per le specie selvatiche e habitat naturali

Chi uccide o cattura esemplari protetti rischia fino a un anno di arresto e multe fino a 8.000 euro. Stesse sanzioni per la distruzione di habitat protetti.

cane in catena

Questa legge riguarda anche me?

Sì, se:

  • Convivi con un animale domestico
  • Operi in contesti dove si allevano, vendono o trasportano animali
  • Lavori con minori che possono essere esposti a contenuti violenti
  • Sei un cittadino attento al rispetto delle norme e dei diritti degli esseri viventi

Anche semplici comportamenti possono oggi essere sanzionati perché ritenuti degni di tutela diretta in quanto l’animale oggi è ritenuto un essere senziente.

In sintesi: cosa cambia davvero

  • Gli animali diventano portatori di diritti e destinatari diretti di tutela giuridica
  • Le pene per chi li maltratta o uccide aumentano in modo significativo
  • Vengono vietati nuovi comportamenti
  • Lo Stato riconosce il valore morale, sociale e ambientale del rispetto per gli animali

Ritengo, quindi, analizzato quanto sopra, che il messaggio sia chiaro: la società italiana sta cambiando, il suo approccio alla tutela degli animali e le norme si adeguano a questa nuova sensibilità collettiva. Il nostro Studio legale è a disposizione per chiarimenti o per offrire supporto legale a chi si trovi coinvolto, a qualunque titolo, in situazioni regolate da questa nuova normativa.

studio legale zambonin

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