Il Codice del Turismo

Il 06 giugno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed il prossimo 21 Giugno entrerà in vigore il D.Lgs. n.79 23 Maggio 2011, ossia il Codice del Turismo (vedi anche Diritto del Turismo e Diritti dei Viaggiatori), il quale, attraverso i suoi 68 articoli suddivisi in 7 titoli, intende disciplinare ogni aspetto della variegata attività turistica.

Più precisamente, il Codice del Turismo è composto dalle seguenti macro sezioni:

  • Titolo I: disposizioni generali
    Enuncia i principi sui cui si basa la presente normativa ed i destinatari della stessa

  • Titolo II: professioni e formazione nel settore turistico
    Definisce quali sono le professioni turistiche interessate dalla normativa nonché l’accesso al mercato del lavoro in materia turistica

  • Titolo III: mercato del turismo
    Elenca le strutture ricettive a cui andrà applicata la norma nonché la regolamentazione ad esse applicabile

  • Titolo IV: agenzie di viaggio e turismo
    Definisce e regola la disciplina applicabile alle agenzie di viaggio

  • Titolo V: tipologie di prodotti turistici e relativi circuiti nazionali di eccellenza
    Regola l’istituzione di circuiti di eccellenza diretti a promuovere il turismo in vari settori: mare, montagna, culturale, enogastronomico, religioso, naturale e faunistico, ecc.

  • Titolo VI: contratti
    Regolamenta vari aspetti dei contratti turistici, ivi incluso quelli connessi al risarcimento del danno da vacanza rovinata.
    Tale Titolo riprende in buona sostanza le disposizioni contenute negli artt. Da 83 a 100 del Codice del Consumo, che vengono di conseguenza abrogati.

  • Titolo VII: ordinamento
    Individua e stabilisce l’organizzazione dei soggetti preposti a vigilare sulle istituzionali che operano nel settore turistico e le loro competenze.

Da segnalare, in particolare, la modifica alla normativa contenuta nel Codice del Consumo riguardante i contratti di multiproprietà, che viene sostituita dalle disposizioni contenute nell’art. 2 del presente codice e riguardanti non solo la definizione e regolamentazione dei contratti di multiproprietà, ma altresì dei contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine e dei contratti di rivendita e di scambio, in attuazione alla direttiva 2008/122/CE.

Tra le novità apportate dal Codice del Turismo, si prevede, inoltre, l’equiparazione tra le agenzie turistiche tradizionali e quelle che offrono servizi online; tutte le attività che sono volte a produrre, commercializzare, intermediare e gestire le esigenze del turista diventeranno imprese turistiche; tutte le strutture ricettive, come B&B, campeggi, ostelli per la gioventù, villaggi turistici, rifugi alpini, centri di soggiorno studio avranno una classificazione in stelle, come avviene per gli alberghi.

Vedi anche Diritto del Turismo

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