Aquaplaning mortale: di chi è la responsabilità?

Su chi ricade la responsabilità in caso di incidente mortale causato da aquaplaning? Vi illustriamo un caso specifico.

Aquaplaning mortale: il caso

Il conducente perdeva il controllo della macchina a causa di un torrente d’acqua formatosi sulla strada durante un temporale, andando a sbattere contro un palo e morendo sul colpo.

I familiari citano in giudizio l’ente gestore della strada chiedendo il risarcimento del danno per la morte del proprio congiunto causata da gravi anomalie del tratto stradale che avevano comportato nel corso del violento temporale la formazione di un torrente d’acqua piovana.

Il Tribunale accoglieva la domanda di risarcimento del danno.

La Corte d’Appello invece dichiarava che la colpa era si del gestore che non aveva curato a sufficienza la manutenzione dell’asfalto, ma anche del conducente per la velocità tenuta.

I Giudici, quindi, concludevano per un concorso di responsabilità perché se da un lato il gestore era venuto meno all’obbligo di mantenere in sicurezza la sede stradale, dall’altro il conducente aveva tenuto un comportamento imprudente spingendo il veicolo ben oltre il limite di velocità consentiti laddove la sede stradale bagnata per la pioggia avrebbe imposto un limite di marcia sicuramente inferiore al limite indicato.

La sentenza della Cassazione

I Giudici della Cassazione confermano quanto disposto in secondo grado e rigettavano l’impugnazione della sentenza.

L’art. 2051 c.c. dispone che “chiunque è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. Pertanto, il custode deve predisporre tutti gli accorgimenti possibili per evitare che il bene costituisca un pericolo per la collettività. Se non lo fa sarà responsabile dei danni.

Ma la responsabilità del custode può essere limitata dalla condotta dello stesso danneggiato: l’ordinamento, infatti, richiede di prestare attenzione specie in quelle situazioni in cui, proprio a causa delle avverse condizioni del meteo, sia prevedibile che le strade presentino condizioni di pericolo o insidia.

Ecco cosa ci ricordano i Giudici con questa sentenza: di fare attenzione perché potreste incorrere in un concorso di colpa!

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