Marchio registrato e marchio di fatto: quali tutele?

Quali differenze esistono tra marchio registrato e marchio di fatto? Eccovi spiegate le rispettive tutele.

Si intende per “marchio” quel nome, immagine, logo o combinazione di tali elementi che rappresenta o identifica un determinato bene o servizio.

Il marchio racchiude in sé una garanzia delle qualità del prodotto o servizio che viene in esso identificato e ne evoca immediatamente l’immagine al consumatore: pensiamo al nome Coca-Cola, alla mela morsicata che identifica i prodotti Apple, al nome YouTube in cui la scritta “tube” è all’interno di un rettangolo rosso.

Chi immette sul mercato un bene o servizio, identificato da un marchio, ha interesse ad utilizzarlo in via esclusiva, senza che altri se ne possano appropriare per identificare un bene o servizio simile e/o concorrente.

Differenti tutele per marchio registrato e marchio di fatto

Marchio registrato

Il marchio registrato è un segno distintivo che, a seguito di deposito e successiva concessione da parte di un ente governativo preposto, permette al suo titolare di essere riconosciuto quale l’unico soggetto legittimato al suo utilizzo, in via diretta o tramite la cessione dei diritti di utilizzo, su tutto il territorio nazionale se marchio italiano, europeo, se marchio comunitario o mondiale, in caso di marchio internazionale.

La registrazione del marchio consente al titolare di difendersi da contraffazioni, così come dall’utilizzo di nomi o segni simili che potrebbero porre in confusione i consumatori o danneggiare la reputazione del titolare stesso. Per essere registrato il marchio deve possedere i seguenti requisiti:

  • novità, ovvero deve essere un segno o un nome non già utilizzato sul mercato;
  • capacità distintiva, cioè non essere un nome o un segno di utilizzo comune;
  • liceità, non deve violare la legge o il buoncostume.
marchio registrato

Marchio di fatto

Si definisce marchio di fatto quel marchio che non è stato registrato, seppure utilizzato da un’azienda per la commercializzazione dei servizi o prodotti e che ha ottenuto grazie al suo utilizzo capacità distintiva rispetto al target di clientela e al territorio di riferimento.

Il marchio di fatto gode di tutela solo provandone il preuso ed unicamente entro l’ambito territoriale nel quale il marchio è stato usato.

Nel caso di utilizzo da parte di altri di un marchio identico o simile, il titolare del marchio di fatto potrà far valere il diritto di preuso, dimostrando di aver utilizzato prima del concorrente il nome o il segno conteso, in quel determinato ambito territoriale.

La legge prevede che chi ha fatto uso di un marchio non registrato ha la facoltà di continuare ad usarlo nonostante la registrazione ottenuta da altri, nei limiti in cui il titolare se ne è valso.

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